Conti dormienti: ecco come recuperare i tuoi soldi se non usi il conto da anni

Conti dormienti: ecco come recuperare i tuoi soldi se non usi il conto da anni

I conti dormienti rappresentano una realtà poco conosciuta ma molto rilevante nel panorama finanziario italiano. Si tratta di conti correnti, libretti di risparmio o depositi bancari che non vengono movimentati per lunghi periodi, spesso anni, e il cui saldo rischia di essere trasferito allo Stato se il titolare non interviene tempestivamente. In questo articolo approfondiremo cosa sono i conti dormienti, come individuarli, le procedure per recuperarli e alcuni consigli utili per evitare di perdere i propri risparmi.

Che cosa sono i conti dormienti?

Un conto dormiente è un conto corrente, un libretto di risparmio, un deposito titoli o altri strumenti finanziari che non vengono movimentati dal titolare o da terzi per un periodo di tempo prolungato, generalmente dieci anni. In Italia, secondo la normativa vigente, dopo dieci anni di inattività e in assenza di comunicazioni tra la banca e il titolare, le somme presenti su questi conti vengono trasferite a un fondo gestito dallo Stato, il cosiddetto Fondo Rapporti Dormienti istituito presso la CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici).

Conti dormienti: ecco come recuperare i tuoi soldi se non usi il conto da anni

La legge italiana, in particolare il Decreto Legge 28 agosto 2008, n. 112, ha stabilito che tutte le banche e gli intermediari finanziari sono obbligati a comunicare ai propri clienti l’imminente trasferimento delle somme al fondo, qualora il conto sia rimasto inattivo per il periodo previsto. Questa misura è stata introdotta per tutelare i risparmiatori, ma anche per evitare che patrimoni dimenticati restino inutilizzati.

Non solo i conti correnti possono diventare dormienti, ma anche libretti postali, polizze assicurative, buoni fruttiferi e altri strumenti finanziari. È importante quindi prestare attenzione a tutti i rapporti finanziari aperti, anche quelli che si pensa di aver dimenticato.

Come si riconosce un conto dormiente?

Riconoscere un conto dormiente non è sempre facile, soprattutto se si tratta di conti aperti molti anni prima o intestati a parenti deceduti. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono aiutare a identificarli. Innanzitutto, se non si effettuano operazioni (prelievi, versamenti, bonifici, pagamenti) su un conto per dieci anni, quello diventa potenzialmente dormiente. Anche la mancata risposta a comunicazioni della banca può contribuire a far scattare la procedura.

Conti dormienti: ecco come recuperare i tuoi soldi se non usi il conto da anni

Le banche sono obbligate a informare i clienti prima che il conto venga dichiarato dormiente e le somme trasferite al Fondo. Solitamente, viene inviata una raccomandata all’ultimo indirizzo conosciuto del titolare. Se la comunicazione non ha esito, il trasferimento avviene comunque.

Per verificare se si è titolari di rapporti dormienti, è possibile consultare il sito della CONSAP, che mette a disposizione una sezione dedicata alla ricerca dei rapporti trasferiti al Fondo. È sufficiente inserire i propri dati anagrafici o quelli del parente defunto per verificare la presenza di somme dimenticate.

Come recuperare i soldi da un conto dormiente

Recuperare i soldi da un conto dormiente è possibile, ma è necessario seguire una procedura precisa. Una volta che le somme sono state trasferite al Fondo Rapporti Dormienti, non sono perse per sempre: il titolare o gli eredi possono presentare domanda di rimborso alla CONSAP entro dieci anni dal trasferimento.

Conti dormienti: ecco come recuperare i tuoi soldi se non usi il conto da anni

La procedura prevede la compilazione di un modulo specifico, reperibile sul sito della CONSAP, e l’invio della documentazione richiesta (documento d’identità, codice fiscale, documentazione che attesti la titolarità del rapporto, eventuale certificato di morte e dichiarazione di successione in caso di eredi). La domanda può essere presentata anche online, tramite PEC, oppure per posta raccomandata.

Una volta ricevuta la richiesta, la CONSAP effettua le opportune verifiche e, in caso di esito positivo, procede al rimborso delle somme, comprensive degli interessi maturati fino alla data del trasferimento al Fondo. È importante ricordare che il termine per la richiesta di rimborso è di dieci anni dal trasferimento: oltre questo periodo, il diritto si prescrive e non sarà più possibile recuperare i soldi.

Consigli pratici per evitare di perdere i tuoi soldi

Per evitare che i propri risparmi finiscano in un conto dormiente e vengano trasferiti allo Stato, è fondamentale adottare alcune semplici precauzioni. La prima è quella di mantenere sempre aggiornati i propri dati presso la banca o l’istituto finanziario, in particolare l’indirizzo di residenza e i recapiti telefonici o email. In questo modo, si riceveranno tempestivamente eventuali comunicazioni importanti.

Conti dormienti: ecco come recuperare i tuoi soldi se non usi il conto da anni

Un’altra buona pratica è quella di effettuare almeno un’operazione all’anno su ciascun conto o libretto, anche di importo minimo. Un semplice prelievo, versamento o bonifico è sufficiente a mantenere attivo il rapporto e a evitare che venga considerato dormiente. Lo stesso vale per le polizze assicurative e altri strumenti finanziari: controllare periodicamente la situazione e, se necessario, effettuare una movimentazione.

Infine, è consigliabile tenere traccia di tutti i rapporti finanziari aperti, magari annotando su un’agenda o in un file digitale le informazioni relative a ciascun conto, libretto o polizza. In caso di successione, è utile che gli eredi siano informati dell’esistenza di eventuali conti o depositi, per poterli recuperare prima che vengano trasferiti al Fondo Rapporti Dormienti. In questo modo, si eviteranno spiacevoli sorprese e si proteggeranno i propri risparmi e quelli dei propri familiari.

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